24.11.19

Il tè ringiovanisce il cervello, chi lo beve regolarmente ha effetto anti-età


Una recente ricerca scientifica ha concluso che l’abitudine di bere tè almeno quattro volte a settimana
migliorerebbe l’efficienza mentale, in particolar modo in soggetti più… avanti con l’età. Il condizionale è d’obbligo perché lo studio, condotto da Feng Lei, Assistant Professor della National University of Singapore, sembra un po’ troppo ottimistico: leggendo meglio le condizioni dei test effettuati, lo studio si basa su (solamente) 36 soggetti di età superiore a sessant’anni tenuti sotto osservazione in un progetto durato tre anni. Dopo aver analizzato le prestazioni cognitive dei partecipanti e i risultati con tecniche di diagnostica basate su immagini del cervello, il team di ricerca ha concluso che le persone che avevano consumato tè verde, tè oolong o tè nero almeno quattro volte a settimana per circa 25 anni della loro vita avevano regioni del cervello che erano interconnesse in modo più efficiente.

Il dott. Feng ha affermato che “I nostri risultati offrono la prima prova dell’effetto positivo del consumo di tè sulla struttura del cervello e suggeriscono che bere regolarmente il tè abbia un effetto protettivo contro il declino legato all’età nell’organizzazione del cervello”.

Tuttavia, lo stesso articolo pubblicato su Aging, afferma che nonostante una struttura migliore delle interconnessioni tra i neuroni, non risulta evidente un miglioramento della funzionalità globale del cervello tra bevitori di tè e non bevitori. Nell’articolo si afferma infatti chiaramente che “I risultati hanno mostrato che bere il tè ha dato origine a un’organizzazione strutturale più efficiente, ma non ha avuto effetti benefici significativi sull’organizzazione funzionale globale”.

Nonostante quindi la cautela dei ricercatori, stupisce come la notizia sia stata riportata con enfasi anche da giornali e siti di news, in alcuni anche passando oltre l’ottimismo degli autori, parlando di diminuzione del rischio di demenza senile (cosa di cui gli autori non fanno menzione) o trasformando il consumo di tè da costante a consumo giornaliero.

Nessun commento:

Posta un commento