15.10.19

Influenza in arrivo con virus più insidiosi: come difendersi




Con l’arrivo del freddo circa duecento, tra virus influenzali e simil-influenzali,


costringeranno a letto molte persone. 

Che influenza dobbiamo aspettarci? 

«A oggi la stagione influenzale in arrivo non sembra essere pesantissima, con un numero di casi leggermente sotto la media. Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni - afferma Fabrizio Pregliasco, virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi -. Altri 8 milioni di cittadini contrarranno gli altri virus simil-influenzali». L’influenza si distingue dalle forme parainfluenzali per la presenza di tre caratteristiche: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola).


«Si sono diffuse due nuove varianti dei virus, H3N2 e H1N1, le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, sono quelle forme influenzali che - soprattutto l’H1N1 nei bambini piccoli e l’H3N2 nei soggetti anziani e fragili - possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze - spiega Pregliasco -. Oltre a questi, saranno presenti anche i virus B/Colorado e A/Kansas che sono varianti già conosciute dalle precedenti stagioni».


«Uno degli errori da evitare in caso di influenza è quello di assumere gli antibiotici che sono del tutto inefficaci nella lotta ai virus e non vanno mai assunti senza la prescrizione medica 
tutto inefficaci nella lotta ai virus e non vanno mai assunti senza la prescrizione medica  specifica per quel caso» sottolinea Pregliasco. Ovviamente, per molti italiani la migliore cura contro l’influenza è la prevenzione. Su questo, la maggioranza mette in atto comportamenti corretti come evitare gli sbalzi di temperatura (55,2%) e lavarsi spesso le mani (41,3%). Il vaccino antinfluenzale rappresenta un rimedio essenziale per evitare il contagio, soprattutto nei soggetti più fragili. «La vaccinazione è un’opportunità per tutti, ma ha una impellenza sempre più alta al crescere della fragilità del soggetto (anziani, chi soffre di patologie a livello cardiaco e respiratorio a tutte le età, malattie tumorali)» prosegue Pregliasco


Cosa fare se ci si ammala

Oltre al vaccino, come è possibile prevenire l’influenza? «Lavarsi spesso le mani, corretta alimentazione, ma anche evitare gli sbalzi di temperatura sono comportamenti utili per prevenire il contagio. Oltre a questi, i probiotici sono un’opzione per l’aumento delle difese immunitarie, perché se si ha una flora intestinale sana il sistema immunitario può concentrarsi nel combattere le infezioni delle vie respiratorie e i virus dell’influenza. Se invece c’è un intestino dalla flora intestinale debole, il sistema immunitario deve dividersi su più fronti, riducendo la sua efficacia contro i virus» dice Pregliasco. Che cosa fare se ci si ammala? «Il primo comportamento corretto da assumere è quello di non fare gli eroi. Evitare ad esempio di fare sforzi fisici in caso di influenza, perché riduce le difese immunitarie e si è più esposti al rischio di complicanze - risponde l’esperto -. I farmaci di automedicazione vanno usati in modo responsabile, leggendo sempre il foglietto illustrativo. Mai, ad esempio, esagerare nelle dosi per azzerare completamente i sintomi dell’influenza (se ad esempio si abbassa troppo la temperatura, si fa il gioco del virus, rischiando che l’influenza non passi e aumentando il rischio di eventuali complicanze respiratorie)».


(Ansa)






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