24.11.19

Il tè ringiovanisce il cervello, chi lo beve regolarmente ha effetto anti-età


Una recente ricerca scientifica ha concluso che l’abitudine di bere tè almeno quattro volte a settimana
migliorerebbe l’efficienza mentale, in particolar modo in soggetti più… avanti con l’età. Il condizionale è d’obbligo perché lo studio, condotto da Feng Lei, Assistant Professor della National University of Singapore, sembra un po’ troppo ottimistico: leggendo meglio le condizioni dei test effettuati, lo studio si basa su (solamente) 36 soggetti di età superiore a sessant’anni tenuti sotto osservazione in un progetto durato tre anni. Dopo aver analizzato le prestazioni cognitive dei partecipanti e i risultati con tecniche di diagnostica basate su immagini del cervello, il team di ricerca ha concluso che le persone che avevano consumato tè verde, tè oolong o tè nero almeno quattro volte a settimana per circa 25 anni della loro vita avevano regioni del cervello che erano interconnesse in modo più efficiente.

Il dott. Feng ha affermato che “I nostri risultati offrono la prima prova dell’effetto positivo del consumo di tè sulla struttura del cervello e suggeriscono che bere regolarmente il tè abbia un effetto protettivo contro il declino legato all’età nell’organizzazione del cervello”.

Tuttavia, lo stesso articolo pubblicato su Aging, afferma che nonostante una struttura migliore delle interconnessioni tra i neuroni, non risulta evidente un miglioramento della funzionalità globale del cervello tra bevitori di tè e non bevitori. Nell’articolo si afferma infatti chiaramente che “I risultati hanno mostrato che bere il tè ha dato origine a un’organizzazione strutturale più efficiente, ma non ha avuto effetti benefici significativi sull’organizzazione funzionale globale”.

Nonostante quindi la cautela dei ricercatori, stupisce come la notizia sia stata riportata con enfasi anche da giornali e siti di news, in alcuni anche passando oltre l’ottimismo degli autori, parlando di diminuzione del rischio di demenza senile (cosa di cui gli autori non fanno menzione) o trasformando il consumo di tè da costante a consumo giornaliero.

Il pisolino pomeridiano protegge da infarto, ictus e scompenso cardiaco

Ogni notte bisognerebbe dormire dalle 7 alle 8 ore. Come minimo. Se dormiamo di meno è facile
sentirne gli effetti sulla giornata seguente: stanchezza, irritabilità, malumore, difficoltà di concentrazione, aumento della fame. Ma per recuperare il sonno perso, può essere utile il pisolino pomeridiano? Il sonnellino «può anche essere efficace, soprattutto nel pomeriggio. È bene però che non sia un'abitudine, ma che ce lo si conceda nel momento del bisogno».

«Per essere davvero ristoratore, il pisolino deve durare da mezz'ora a massimo un'ora, in modo da raggiungere la fase Rem e permettere così il recupero delle energie». Occorre distinguere «tra chi è in temporaneo debito di sonno, perché magari ha passato una notte sveglio o ha dormito poco o male, e chi invece vive una deprivazione di sonno cronica - sottolinea la specialista - A questo proposito, uno studio del Medical Center di Boston, condotto da Daniel Cohen, ha paragonato alcuni soggetti svegli per 24 ore di seguito ad altri che per tre settimane avevano dormito circa cinque ore a notte, e dunque poco. Coloro che erano svegli da 24 ore hanno recuperato con una dormita di dieci ore, per gli altri invece il recupero è stato molto più difficile. Ne consegue che più il debito di sonno è cronico, tanto più il recupero è arduo».

«Il riposo notturno - aggiunge Fratticci - dovrebbe durare 7-8 ore. Dormire di meno, ma anche dormire di più, ha delle ripercussioni negative sul benessere e sulla salute», sottolinea. Non solo: riposare bene aiuta la memoria, la concentrazione e l'attenzione. Riducendo anche il colesterolo e il rischio di patologie cerebrovascolari, e aiutando a mangiare correttamente, contrastando il sovrappeso. La leptina (piccolo ormone proteico) infatti segue il ritmo circadiano e aumenta nel corso della notte, conferendo un senso di sazietà ed evitando che insorgano attacchi di fame notturni. Ecco perché dormire bene contrasta il diabete, mentre dormire poco, ricordano dall'Humanitas, aumenta l'ormone dello stress, il colesterolo e gli zuccheri e facilita lo sviluppo di insulino-resistenza. E il "sonno di bellezza"? Dormire abbastanza durante la notte fa bene anche alla pelle: l'ormone cortisolo infatti la rende più elastica, agendo su collagene ed elastina».



L'impiegato del futuro: sarà obeso, con occhi rossi e la schiena curva per colpa della sedentarietà



Ha gli occhi rossi, è in sovrappeso e con le gambe gonfie e la schiena curva per il troppo lavoro al computer. Così appare l'impiegato del futuro secondo una ricerca commissionata dall'azienda britannica Fellowes, che ha anche realizzato Emma, un manichino con queste caratteristiche per ammonire sui rischi futuri dei “colletti bianchi”.

La ricerca, coordinata da William Higham, che ha scritto diversi libri sul futuro del lavoro, si basa su interviste condotte online su oltre 3mila lavoratori d'ufficio in Gran Bretagna, Germania e Francia. Solo in Regno Unito, è emerso dallo studio, il 50% del campione già soffre di occhio secco, il 48% ha mal di schiena e uno su due ha mal di testa frequenti, con eczema, eccesso di peso e gonfiore alle gambe fra gli altri sintomi più citati.

«Il rapporto mostra che gli impiegati devono urgentemente fare qualcosa ora per risolvere il problema dei luoghi di lavoro poco salutari - spiega Higham all'Independent -. Se non faremo dei cambiamenti radicali alle nostre vite lavorative, come fare più movimento, cambiare la postura o fare pause regolari il nostro ufficio ci renderà molto malati». Il pericolo maggiore secondo gli autori è proprio la sedentarietà. «Passiamo ore alla scrivania senza fare movimento - scrivono -, e i nostri corpi iniziano ad atrofizzarsi come conseguenza. Questo accelera non solo i problemi muscolo-scheletrici e la debolezza delle gambe, ma aumenta il rischio di trombosi, problemi cardiovascolari e persino tumori».



Zenzero, i gravi effetti collaterali che pochi conoscono


Negli ultimi anni lo zenzero è diventato un ingrediente sempre più diffuso per le preziose proprietà.
Il nome scientifico è Zingiber officinale ed è oramai molto diffuso anche in Europa per le sue proprietà curative e terapeutiche.

Questa pianta infatti fa bene alla digestione e favorisce la naturale assimilazione dei cibi; la tisana allo zenzero, inoltre, è molto nota quale rimedio naturale contro tosse, raffreddamento e influenza. Ma in alcuni casi lo zenzero può far male. Se si soffre di colon irritabile, per esempio, è meglio non assumerlo, come anche in caso di gastrite.

I benefici dello zenzero

Lo zenzero è una pianta molto ricca di acqua, ma anche di carboidrati, sali minerali, proteine e moltissime vitamine, tra cui quelle del gruppo B, la vitamina E e la C.
Lo zenzero è un efficace rimedio in caso di malattie e sindromi da raffreddamento, tosse e mal di gola, soprattutto se assunto sotto forma di decotto caldo, magari con un po' di miele.
Sotto forma di impacco può essere anche utilizzato per lenire un dolore muscolare, dopo un trauma o uno strappo, mentre mangiarne alcuni pezzetti favorisce l'espulsione delle tossine dall'organismo e la naturale assimilazione dei cibi, facilitando la digestione.
Per sfruttare al meglio le proprietà drenanti e brucia grassi andrà assunto sotto forma di centrifuga o di integratori

Gli effetti collaterali

Soprattutto in presenza di specifiche problematiche o disturbi di di salute, lo zenzero non va assolutamente utilizzato con leggerezza perché presenta, purtroppo, diverse controindicazioni. Anche nelle persone sane, inoltre, un eccessivo uso di zenzero può comportare diversi problemi, fino, nei casi più gravi, a conseguenze come nausea, vomito, diarrea e intossicazione alimentare.

Limitarsi nell’uso e nelle dosi è, quindi, la prima cosa da fare quando si decide di gustare un po' di zenzero: la dose giornaliera raccomandata è compresa tra i 10 e i 30 grammi di radice fresca.
Attenzione anche al modo in cui consumate questa pianta: lo zenzero, infatti, va sempre sbucciato, dato che ingerirne la buccia, soprattutto se non accuratamente lavata, può portare a infezioni o irritazioni digestive.

Ecco i principali effetti collaterali che possono manifestarsi a causa di un’eccessiva assunzione di zenzero:


Bruciore di stomaco – soprattutto se si soffre di gastrite e se assunto a stomaco vuoto lo zenzero può comportare una fortissima acidità di stomaco. Assolutamente sconsigliata, inoltre, l’assunzione insieme al limone a stomaco vuoto.
Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può inoltre favorire la comparsa di patologie del tratto digestivo come le ulcere.

Gas intestinali ed eruttazioni - chi soffre di colon irritabile deve fare molta attenzione quando assume questa pianta che, favorendo i movimenti intestinali, può provocare diarrea, gonfiore addominale, eccessiva motilità intestinale e stimolare la produzione di gas ed eruttazioni.

Palpitazioni al cuore - lo zenzero può influenzare la pressione del sangue, la capacità di coagulazione e il ritmo cardiaco e assumerlo in dosi eccessive può provocare palpitazioni al cuore. Chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci dovrebbe assumere questo prodotto sotto stretta sorveglianza medica.

Coagulazione rallentata – lo zenzero migliora la circolazione del sangue, fluidificandolo: una proprietà pericolosa per tutti coloro che seguono terapie farmacologiche per la coagulazione del sangue, come anticoagulanti orali, antinfiammatori e antiaggreganti piastrinici.

Contrazioni uterine – l’uso di questa pianta è sconsigliato alle donne in gravidanza, perché potrebbe causare gravi contrazioni uterine, mentre durante l'allattamento può comportare un sapore troppo forte del latte materno.

Reazioni allergiche – chi soffre di allergie o di ipersensibilità alimentare potrebbe manifestare reazioni allergiche allo zenzero, con sintomi che variano dai rush cutanei fino, nei casi più gravi, a difficoltà respiratorie.

Lo zenzero inoltre è sconsigliato:
a chi soffre di emorroidi, dato che aumenta i dolori e lo stato del problema;
a chi soffre di diabete, data la capacità di questa pianta di abbassare i livelli di glicemia del sangue;
alle persone che soffrono di calcoli biliari, dato che stimola i succhi gastrici e il rilascio di bile da parte della cistifellea.




Mangiare in compagnia fa ingrassare

Uno studio ha rivelato che, sia che si tratti di una cena tra amici o di un pranzo in famiglia,
quando mangiamo insieme ad altre persone tendiamo a mangiare di più. E questa azione sociale è legata, in qualche modo, a un istinto di sopravvivenza che, nonostante abbia perso la sua funzione, ha lasciato un'impronta. A dimostrarlo è una ricerca pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition.

Studi precedenti sull'alimentazione hanno dimostrato che quando le persone mangiano insieme, la quantità di cibo che consumano aumenta fino al 48%. Il nuovo studio, coordinato da un team guidato da Helen Ruddock, della University of Birmingham, nel Regno Unito, ha realizzato una meta-analisi di 42 lavori scientifici sul mangiare in compagnia, confermando questa ipotesi e fornendo una possibile spiegazione. Nelle antiche società di cacciatori-raccoglitori, la condivisione del cibo ha aiutato il gruppo a sopravvivere a periodi di scarsità.

Mangiare insieme ha contribuito a garantire che tutti i membri abili del gruppo condividessero il compito di riunire il cibo, aumentando l'efficienza della raccolta. Inoltre, ha permesso accesso al cibo disponibile, facilitando l'equità sociale. Naturalmente ora di tutto ciò non resta quasi nulla, se non un'impronta nei nostri comportamenti, in base alla quale quando si mangia insieme, si tende a mangiare tanto quanto gli altri. «Questo porta il singolo membro del gruppo a mangiare più, forse, di quanto non sarebbe in genere», concludono i ricercatori, «nel tentativo inconscio di non perdere le risorse alimentari disponibili»



Olio d'oliva tarocco, arresti e denunce



olio tarocco
Olio di semi reso simile all' olio extravergine di oliva con l'aggiunta sostanze come clorofilla e betacarotene ottenendo un alto profitto illecito. Così una frode scoperta dal Nas di Firenze tra Toscana e Puglia che ha portato all'arresto ai domiciliari di due persone a Cerignola (Foggia) e a Montespertoli (Firenze) per riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi etichettato fraudolentemente come olio extravergine di oliva.

Ad altri due soggetti di Impruneta e Castelfiorentino è stato notificato il divieto di esercitare l'attività imprenditoriale del commercio di prodotti alimentari per 6 mesi. Nell'inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, ci sono altri 10 indagati (totale 14) tra cui sette prestanome. Le indagini sono state nelle province di Barletta-Andria-Trani, Firenze, Foggia, Pescara, Pisa e Prato. L' olio di semi veniva modificato con sostanze non dannose per la salute in Puglia e immesso nei circuiti commerciali toscani del settore alimentare (bar, ristoranti, panifici, grossisti). L'olio taroccato, infatti, finiva anche nel pane.
Nelle indagini del Nas di Firenze, a cui hanno collaborato il Nas di Foggia e i carabinieri dei comandi provinciali di Firenze e Foggia oltre a personale dell'Istituto Centrale Repressione Frodi, è stato documentato il flusso di 50 tonnellate di olio sofisticato di cui sono state sequestrate 16 tonnellate per impedirne l'illecita commercializzazione. Inoltre, sono stati individuati i depositi dove l' olio veniva stoccato in attesa di essere venduto. Tra gli interventi c'è stato il sequestro a Firenze di un autocarro con 5.500 litri di olio modificato mentre andava a rifornire un'attività della ristorazione.

Sempre le indagini del Nas avrebbero riscontrato che i presunti prestanome indagati avrebbero contribuito a sviare le indagini, in particolare avendo permesso l'uso del marchio di loro società, peraltro risultate inesistenti o non più operative, da parte dell'arrestato di Cerignola che realizzava materialmente la sofisticazione e il confezionamento di lattine e bottiglie di olio apponendo le etichette di quelle stesse società.




22.11.19

Come festeggiano i vari segni il Natale

Non tutti amano le feste, in particolare le ricorrenze religiose. 

Ci sono segni che adorano festeggiare e rispettare le regole del cerimoniale in modo scrupoloso, altri, invece, che non amano le feste comandate e preferiscono tradire le aspettative dei parenti. 
Di seguito l’oroscopo di Natale e qualche consiglio per vivere al meglio le feste natalizie!


Ariete, un Natale insolito
Durante questo Natale la Luna viaggia alle tue spalle e Venere diventa ostile: attento, perché tira aria di polemica tra le mura domestiche. Non sei dell’umore giusto per festeggiare: avresti voglia di svagarti, di prendere le distanze dalla quotidianità e di staccare dalla routine. Mercurio e Urano consigliano di trascorrere questa giornata lontano dall’ambiente domestico: i viaggi intercontinentali sono favoriti. Fai le valigie, porta con te la tua musa del cuore e stacca mente e corpo da ciò che ti irrita: Babbo Natale ti consiglia di prendere un bel volo intercontinentale.
Toro, la bellezza della tradizione
Da buon segno di Terra, il Toro vive in modo molto partecipe le festività: adora trascorrere il Natale insieme ai suoi cari, festeggiando e condividendo la giornata accompagnato da sfiziosità e leccornie, alla cui preparazione questo nativo si dedica con largo anticipo. Il Toro onora le tradizioni e, tanto più, lo fa quest’anno, accompagnato da una splendida Luna in Pesci, che lo farà sentire amato e da una munifica Venere in sinergia con Plutone che donerà a questo esemplare zodiacale tanta passionalità e molto romanticismo. Giove forse è l’unico neo: a tratti il Toro prova un po’ di malinconia.
Gemelli, il ribelle
Il segno zodiacale dei Gemelli ama tantissimo le feste e adora divertirsi. Ama farlo, però, più con gli amici che con i parenti. Mercurio lo rende un po’ ribelle e poco rispettoso delle solennità e delle cerimonie tradizionali. Il Gemelli sarà quindi felicissimo di brindare con gli amici, ma insieme alle facce note della sua famiglia dopo un po’ gli manca l’aria. Quest’anno, la Luna in Pesci appare piuttosto fastidiosa, anche Mercurio fa saltare un progetto: il Natale dei Gemelli ha un sapore un po’ malinconico. Niente paura: il 25 dicembre può essere anche una buona occasione per riflettere un po’ su se stessi.
Cancro, un dolce pranzo
Sei forse il più tradizionalista dello Zodiaco: adori Natale, Capodanno, Epifania, insomma, tutte le feste sacre che rappresentano aria di casa, tradizione e famiglia. Per te non c’è cosa più dolce che quella di metterti a tavola con i tuoi cari: quest’anno poi, il 25 dicembre è molto piacevole, grazie alla Luna che transita in trigono. Nettuno ti fa volare con la fantasia, in barba a Venere, che semina contrarietà nelle coppie, insieme a Plutone. Vicino all’albero di Natale non mancano le sorprese: è bellissimo scartarle insieme ai tuoi familiari.
Leone, volare in alto
Il Natale e le feste tradizionali di solito ti piacciono: adori metterti a tavola con i tuoi cari, chiacchierare e tenere banco mentre sbocconcelli qualche dolce e fai vanto della tua grandiosità. Quest’anno però, Mercurio e Urano in trigono ti rendono desideroso di cambiare qualcosa: magari uscire a pranzo fuori o festeggiare il Natale fuori dalla solita dimora potrebbero essere idee interessanti per variare un po’ la tradizione. I regali risultano piacevoli: c’è però qualcuno che semina zizzania in famiglia, colpa di Marte e Giove ostili. Si tratta forse di discussioni dovute alle spese eccessive?
Vergine, qualche intoppo
Le feste tradizionali ti piacciono abbastanza, ti entusiasmano solo se l’atmosfera è placida e serena. Se però, l’annata non è delle migliori, non ti piace troppo condividere il pranzo con troppa gente: sei uno che ama stare con le persone più intime. La Luna e Nettuno ostili ti rendono un po’ burbero: quest’anno tendi a stare sulle tue, non sei molto comunicativo. Colpa anche della posizione di Mercurio, che ti tiene il broncio dal Sagittario: sei in compagnia delle giuste persone, ma forse nel posto sbagliato. Saturno magnificente insieme a Venere e Plutone protegge la tua storia d’amore: il cuore batte forte, forte.
Bilancia, via al relax
Sei un segno d’Aria che, a differenza di Gemelli e Acquario, ama gustare e rispettare le tradizioni. Per te il Natale è anzitutto relax: ami moltissimo mangiare in compagnia dei tuoi familiari, rilassarti sul divano, chiacchierare del passato, scartare i regali. Quest’anno Mercurio ti rende loquace e simpatico, ma qualcosa turba il tuo umore: Saturno e Plutone ti rendono nervoso nei confronti di qualche familiare. Non lasciarti turbare: la Luna ti consiglia di vivere il piacere della quotidianità, senza farti disturbare da pensieri inutili.
Scorpione, una magica armonia
Sei un segno piuttosto ribelle, che non ama le feste comandate. Tuttavia, se ti trovi nella giusta combriccola, non ti tiri indietro dai festeggiamenti e non ti sottrai ai pasti luculliani né ai baci sotto il vischio. Quest’anno la Luna e Nettuno in trigono ti vengono incontro, infondendoti buonumore, allegria, vivacità. Sei l’anima della festa, parola anche di Venere e Plutone che ti rendono affascinante e carismatico. I regali ricevuti sono graditi, così come quelli donati: questo Natale ha un sapore speciale, lo rivela anche Giove nel segno.
Sagittario, un Natale insolito
Il Natale è una festa che ti piace perché è piena di calore e di energie positive, tuttavia non sempre ami festeggiare il 25 dicembre in modo tradizionale. Tanto meno quest’anno: infatti, Mercurio nel segno e Urano in trigono ti fa venire voglia di prendere il solito aereo e di andare via lontano, con la stessa valigia. Il Natale di solito si festeggia a casa, tra i propri cari, ma quest’anno tendi a fremere un po’: colpa di Luna e Nettuno in posizione stridente, che solleticano la tua indole ribelle. I regali, però, sono tutti molto graditi.
Capricorno, viva la tradizione
Il segno zodiacale del Capricorno, governato da Saturno, ama moltissimo rispettare le tradizioni. Per giunta, il giorno di Natale il Sole transita proprio nella costellazione di questo nativo: un motivo in più per stare in famiglia, vicino ai propri cari. Il Natale, per questo segno zodiacale, è un momento per ritrovare le consuetudini, per respirare l’atmosfera di casa, facendo una pausa dal lavoro. Con Luna in Pesci, Venere e Saturno nel segno, questo momento è magico: nel 2020 per il Capricorno sarà più felice del solito accanto ai pargoli e al proprio compagno.
Acquario, l’antitradizionalista
Del segno zodiacale dell’Acquario si può dire di tutto, tranne che sia prevedibile e tradizionalista. Questo nativo ama piuttosto sovvertire le tradizioni e, se proprio deve celebrare le feste più ricorrenti, lo fa in modo davvero inusuale e divertente. La sua casa apre le porte non solo ai parenti, ma anche agli amici, ai vicini di casa, alle persone abbandonate. Non sarà difficile trovarlo a fare volontariato in una giornata come questa oppure su un volo aereo, diretto chissà dove. Quest’anno, con Mercurio amico, l’Acquario sarà loquace e divertente, con un pizzico di malinconia, imposta da Giove ostile.
Pesci, il segno della dolcezza
Il segno dei Pesci, dedito all’amore e alla compassione, ama moltissimo vivere pienamente la tradizione del Natale, che vive come festa per celebrare intensamente il significato del volersi bene. Insieme al compagno e con i familiari sarà felice, soprattutto se non mancheranno cibi di ogni genere alla sua tavola: è un vero golosone. Quest’anno, la Luna transita nel suo segno: per questo il Pesci sembra più felice e innamorato del solito. Saturno in sestile consolida la sua passione per il prossimo, rendendo stabili le sue radici. La passione non manca: parola di Venere in Capricorno e Giove in trigono.




La dieta del limone: il regime alimentare contro gonfiore e ritenzione idrica, da seguire per pochi giorni



Prima di vedere insieme qualche suggerimento per una favolosa dieta capace di far perdere
 sino a 4 kg in 7 giorni, ricordiamo le proprietà del limone.


Il limone è dimagrante.
Per rendere più incisiva una dieta l’abitudine di bere acqua e limone al mattino è quanto di più indicato!

Grazie ai polifenoli presenti in questi agrumi si predispone l’organismo a perdere peso e combattere l’obesità.

Il limone depura il corpo.

Aiutare la pulizia del nostro corpo è essenziale perchè vengano eliminate le tossine ed i residui che, a lungo andare, nuocciono anche alla linea.

Un bicchiere di acqua e limone, come abitudine, appena svegli, assolve a questa importantissima funzione!

Il limone rafforza anche l’organismo

Il limone è un veicolo prezioso e potente di vitamina C.

Quella capace, con il sopraggiungere del maltempo, di dare una spinta preziosa contro influenze e virus in generale.

Ecco la dieta da seguire per 7 giorni

Prima colazione :

Si parte bevendo un bicchiere di acqua tiepido con limone per aumentare il metabolismo e purificare il corpo. Dopo 30 minuti mangiare un frutto a scelta ed anche alcune noci.

Pranzo:

Pranzo a base di proteine ​​come soia, tofu o petto di pollo piuttosto che tacchino. Abbinato a verdure grigliate o al vapore, magari con l’aggiunta di una salsa leggera senza grassi.


Spuntino:

Carote, mandorle, o un altro frutto a scelta.

Cena:

Un menu ideale contiene uova sode o petto di pollo con insalata di cetrioli o altre verdure verdi. Ricordare che l’acqua e limone deve essere consumata per tutto il giorno per portare a tutto l’organismo il suo effetto ottimale.


NOTA:

Prima di scegliere qualsiasi tipo di dieta, è bene consultare il proprio medico di famiglia per ricevere i consigli più adatti al proprio stato di salute.







La smemoratezza è sinonimo di intelligenza LO DICE LA SCIENZA.

Dimenticare le cose è spesso visto come un problema, ma è stato scoperto che succede
principalmente a chi ha un'intelligenza superiore.
Vi capita spesso di dimenticare le cose? Non preoccupatevi, è sintomo d’intelligenza ed è la scienza stessa a dirlo.
Secondo i risultati di uno studio condotto presso l’Università di Glasgow, in Scozia, coloro che tendono a dimenticare sono più propensi anche ad imparare. Per molti può rappresentare un problema, in quanto si viene spesso accusati di essere distratti o di non prestare la dovuta attenzione. Da oggi si può smettere di farsi divorare dai sensi di colpa, perché essere più intelligenti rispetto alla media non è decisamente un difetto.
Il Professor Edwin Robertson sostiene che le persone che dimenticano le cose più rapidamente sono anche quelle con maggiore flessibilità e capacità d’apprendimento. Essere smemorati sarebbe dunque un segno d’intelligenza. Lo studio sembra confermare quello che le persone con poca memoria hanno sempre sostenuto, cioè di non ricordarsi determinati dettagli perché con la testa impegnata a pensare ad altro.
Il team di neurologi ritiene, infatti, che “dimenticare” è una vera e propria funzione del nostro cervello, una funzione necessaria per permettere non solo l’acquisizione di nuove informazioni, ma anche per eseguire collegamenti fra diverse nozioni. Pare, dunque, che gli smemorati abbiano performances di problem-solving e di multitasking maggiori e capacità di adattare i loro comportamenti di circostanza in circostanza.
Al campione utilizzato per l’esperimento è stato chiesto di memorizzare una lista di parole, ognuna delle quali era collegata ad un movimento digitale come quelli che utilizziamo quando componiamo il codice PIN del bancomat. Gli stessi numeri del codice producevano dei suoni differenti quando premuti. Ad esempio, immaginiamo che la parola “casa” fosse collegata al codice con suoni “1234” mentre, la parola “cavallo”fosse abbinata al codice con suoni “2589”.
L’esperimento ha dimostrato che le parole il cui suono era simile al ritmo del codice venivano ricordate più facilmente. Ma il risultato più importante è stato che le persone che avevano dimenticato la lista di parole dopo un paio d’ore erano quelle che meglio riuscivano a eseguire l’esercizio di collegamento fra parola e PIN se la lettura e la digitazione avvenivano in rapida successione.
In conclusione,secondo il team di ricercatori, la “memoria instabile” (quella che dimentica con più rapidità) permette di accelerare l’apprendimento. Le funzioni di apprendimento del cervello funzionano, insomma, come un contenitore: riempiendo fino all'orlo, le informazioni non trovano più spazio per poter essere immagazzinate. Dobbiamo, quindi, procedere con un processo di rimozione che consenta a nuove nozioni di esser apprese.
A quanto pare però, oltre alle capacità mnemoniche, l’eliminazione delle informazioni consente di migliorare le performances analitiche. I soggetti che dimenticano più in fretta sono anche quelli che riescono meglio nella connessioni fra cause ed effetti e che sanno reagire più rapidamente al cambiamento delle circostanze
Memorizzare ed imparare qualsiasi cosa sono due cose completamente differenti e ci sono alcune menti che tendono a dividere i concetti automaticamente. Non dimentichiamo ciò che impariamo, ma il nostro cervello elimina tutte le informazioni secondarie per lasciare il posto a quelle nuove. Dimenticare è infatti un processo completamente naturale e fa in modo di aumentare e velocizzare la capacità di apprendimento. Le persone più smemorate, quindi, non ricordano diversi fatti che non abbiano un’importanza rilevante, semplicemente perché ne hanno immagazzinati molti altri, i quali hanno sostituito i precedenti.
Dimenticare è il primo passo verso l’apprendimento, secondo l’autore dello studio, vuol dire avere un cervello flessibile.



Ballare contrasta i segni dell'invecchiamento del cervello: fa bene al corpo e allena la mente


Secondo alcune ricerche scientifiche, ci sono delle sorprendenti attività che hanno il potere 
di ringiovanire il nostro cervello, se messe in atto con frequenza. Tra queste, è fortemente consigliato il ballo. E sono veramente innumerevoli gli studi a riguardo che sottolineano i benefici del buttarsi in pista e ballare in maniera sfrenata. Eccone alcuni.
Secondo uno studio riferito sulla rivista "Frontiers in Human Neuroscience", danzare rappresenta un'attività stimolante per corpo e mente. La ricerca ha analizzato le scansioni cerebrali dei partecipanti mentre erano in pista sulle note di differenti generi musicali, e il risultato dello studio è stato sorprendente: tra i partecipanti con età media di 68 anni, la struttura cerebrale era decisamente migliore, così come si era notevolmente espansa l'area cerebrale dell'ippocampo, quella che in età che avanza è responsabile del deterioramento che può causare il morbo di Alzheimer.
Ma non è tutto.
Un secondo studio affrontato dallo Scandinavian Journal of Medicine and Sciences ha preso in considerazione circa 1.000 donne giapponesi e ha monitorato le loro attività fisiche, intese come ballo, fare la doccia, camminare, correre, e ha sottolineato come il rischio di disabilità fisiche o mentali in età avanzata era stato drasticamente diminuito nel 73% delle donne che praticavano la danza come attività fisica frequente.
Insomma, ballare spesso, da soli, in compagnia migliora non soltanto le nostre abilità senso-motorie e cognitive, ma rallenta soprattutto l'invecchiamento delle funzioni cerebrali. Una bella notizia per tutti quelli che la danza la praticano, la amano e anche per coloro che, a casa o in compagnia, si divertono a buttarsi in pista e ballare in maniera sfrenata sulle note delle musiche preferite. Danzare vi mantiene giovani!




Mostaccioli: i tipici dolcetti pugliesi al profumo di cannella



I mostaccioli sono dolcetti natalizi, al forte e caratteristico profumo di cannella,
che si preparano già dal mese di novembre e accompagnano le nostre tavole fino al Natale.

Questi deliziosi dolci si preparano in questo periodo perchè dopo la vendemmia e la prima fermentazione delle uve, si può preparare dell’ottimo mosto cotto, ingrediente essenziale dal quale questi caratteristici biscotti prendono il nome.

Questi tipici dolci dalla caratteristica forma a rombo sono molto speziati e profumati, bandiscono le ricche e colorate tavolate delle feste sulle quali regnano cartellate e mandorle atterrate.

Questa ricetta ha origini molto antiche custodite nella cultura popolare pugliese e tramandate di generazione in generazione.

Ecco qui la nostra ricetta dei mostaccioli.
Ingredienti

1 kg di farina 00
100 g di olio extravergine d’oliva
500 g di zucchero
500 g di mandorle tostate e tritate
vino bianco
chiodi di garofano (in polvere) q.b.
cannella (un pizzico)
cacao amaro (un cucchiaino)
buccia di limone (o arancia) grattugiata
20 g di ammoniaca
300 g di vincotto di fichi o di uva
Ingredienti per la farcitura
200 g di zucchero
100 g di cioccolato fondente
100 ml di acqua
Preparazione

Sbucciare e tostare le mandorle in forno per circa 5 minuti. Il secondo passaggio è quello di sbriciolarle e impastarle con la farina, lo zucchero, la cannella, l’olio, la buccia di agrumi, i chiodi di garofano, il vino, l’ammoniaca, e tutti gli ingredienti. Si ottiene quindi un impasto molto morbido e appiccicoso. il passaggio seguente è quello di aggiungere il vincotto.

Dall’impasto ottenuto formare una sfoglia alta circa 2 cm e tagliarla in cubetti dalla forma irregolare lunghi circa 5 cm. Disporre poi le formine su di una teglia oleata ed infarinata, e infornare per circa 20 minuti a 180°.

La glassa è facoltativa, molti non la mettono e li lasciano “biscottati”.
Per la glassa, bisogna spezzettare il cioccolato e scioglierlo in una casseruola con dell’acqua.

Aggiungere poi lo zucchero e portare lentamente ad ebollizione, mescolando continuamente con un mestolo; quando la glassa fila significa che è pronta; togliere dal fuoco, mescolare e aspettare che si raffreddi; dopodiché spennellare i mostaccioli appena usciti dal forno con la glassa ottenuta.

Fonte: Puglia.com




15.11.19

L'influenza colpisce uno su 10 Campagna del Ministero salute




Fai il vaccino, non prendere antibiotici e lava bene le mani: sono le
tre principali raccomandazioni per proteggere se stessi e gli altri dall’influenza e dalle sue conseguenze. A lanciare la campagna informativa 2019-20 è il Ministero della Salute, che sul portale pubblica un video e una sezione aggiornata con le domande più frequenti sull’influenza, che ogni anno colpisce in media quasi un italiano su 10.Le sindromi simil-influenzali, spiega il Ministero, “colpiscono ogni anno il 9% della popolazione italiana, con un minimo del 4%, osservato nella stagione 2005-06, e un massimo del 15%, registrato nella stagione 2017-18 (Fonte FluNews Italia)”. Inoltre, “in Italia l’influenza è una delle 10 principali cause di morte”.

La misura più efficace per prevenirla, sia per il singolo sia per la collettività, è la vaccinazione, che è raccomandata e gratuita per le fasce della popolazione più a rischio, ma che tutti i cittadini possono decidere di fare acquistando il vaccino antifluenzale in farmacia. Ci sono poi alcune norme da rispettare per proteggersi e proteggere: utilizzare un fazzoletto per limitare la diffusione del virus quando si starnutisce o tossisce, arieggiare spesso gli ambienti chiusi, non mettere le mani sporche a contatto con naso, occhi e bocca. E ancora, lavare di frequente e in modo accurato le mani, restare a casa se si è malati per evitare di trasmettere ad altri il virus, ma anche evitare di essere contagiati da altri batteri che possono creare una sovrainfezione. Infine, se si viene colpiti, ricorda il Ministero, è bene evitare di assumere antibiotici poiché hanno effetto solo sui batteri mentre l’influenza è causata da virus.


Tutte queste informazioni sono riassunte anche in un video pubblicato sul canale YouTube del Ministero, per facilitare la condivisione sui social.