25.10.19

Spider tiramisù



Volete deliziare i vostri bambini con un dolce al cucchiaio 
per la festa di Halloween?
 Ecco il dolce che fa per voi! Stupirete tutti!
Ingredienti

300 g di biscotti tipo pavesini
250 ml di latte
300 g di cioccolato fondente
4 uova
250 ml di panna da montare
1 cucchiaio di zucchero a velo
150 g di mandorle tritate
1 noce di burro

Preparazione
Preparate una mousse al cioccolato fondente: fate fondere il cioccolato a bagnomaria, tenendone da parte circa 1/3 per la decorazione.
Lasciate intiepidire e mescolate ai tuorli d’uovo.
Aggiungete gli albumi montati a neve ben ferma mescolando dal basso verso l’alto per evitare che il composto si smonti.
Fate riposare in frigorifero per un paio d’ore.
Montate la panna e dolcificatela con lo zucchero a velo, mettetene 3 cucchiai da parte.
Bagnate i biscotti nel latte e disponetene uno strato nel contenitore che intendete usare per servire il dolce, meglio una teglia larga ma non troppo bassa.
Stendete la panna sopra i biscotti.
Spolverate con le mandorle tritate.
Fate un altro strato di biscotti imbevuti, e completate con uno strato di mousse al cioccolato.
Mescolate il cioccolato tenuto da parte con la panna e la noce di burro, se il composto è troppo liquido lasciate addensare quanto basta in frigorifero.
Utilizzate una sac-a-poche per realizzare la decorazione a ragnatela.
Ultimate la decorazione a piacere aggiungendo biscotti e zuccherini.

Font: donnaclick




Ricetta Halloween: cappelli della strega



I cappelli delle streghe sono dei biscotti a tema davvero golosi, conquisteranno tutti per la festa di
Halloween e piaceranno soprattutto agli amanti del cioccolato!

INGREDIENTI PER I BISCOTTI

Cacao amaro in polvere 15 g
Farina 00 150 g
Burro 75 g 
Tuorli 2
Zucchero a velo 65 g
PER IL RIPIENO

Panna fresca liquida 200 ml
Burro 20 g
Cioccolato fondente 250 g

PER LA RICOPERTURA

Cioccolato fondente 500 g
PER DECORARE

 Rotella di liquirizia 4
 Caramelle di liquirizia ripiene 3

PREPARAZIONE

Per preparare i cappelli delle streghe iniziate dalla pasta frolla al cacao. Mettete in un mixer la farina setacciata, il cacao amaro in polvere, lo zucchero a velo ed infine il burro freddo di frigo tagliato a cubetti. Frullate tutto fino ad ottenere un composto sabbioso e farinoso, poi trasferitelo su una spianatoia, unite i 3 tuorli ed impastate energicamente con le mani  fino ad ottenere un impasto compatto ed elastico. Formate un panetto che avvolgerete nella pellicola e lascerete riposare in frigorifero per mezz'ora.




Nel frattempo preparate la crema ganache al cioccolato: mettete la panna fresca in un capiente pentolino sul fuoco , unite il burro , e quando sarà ben calda, toglietela dal fuoco e aggiungete il cioccolato fondente grattugiato . Mescolate molto bene fino a che il cioccolato sarà ben sciolto e amalgamato.

Togliete il pentolino dal fuoco e ponetelo a bagno nell’acqua ghiacciata (potete aiutarvi a mantenerla tale ponendovi dentro dei cubetti di ghiaccio) per abbassare subito la temperatura e terminare la cottura . Con uno sbattitore elettrico montate la crema ben ferma, della consistenza di una mousse  e poi ponetela nel frigorifero perché si rassodi.

Stendete la pasta frolla al cacao con un matterello  ad un’altezza di circa ½ cm, dal quale ricaverete 6 dischi del diametro di circa 3,5 cm 11 e 6 dischi del diametro di 8 cm 12.


Disponete i dischi ottenuti su di una leccarda rivestita con carta forno  e infornate per circa 15 minuti in forno preriscaldato a 180°. A cottura avvenuta estraete i biscotti e fateli raffreddare su una gratella . Togliete la crema ganache dal frigorifero e trasferitela in una sac-à-poche col beccuccio a stella; prendete i biscotti più piccoli uno per volta e ponete sopra di essi la crema ganache, facendola aderire bene alla superficie, per poi farla fuoriuscire dalla tasca in modo tale da formare un cono.Teneteli in frigorifero per almeno un'ora affinchè la ganache sia ben fredda e dura.




Trascorso questo tempo, mettete a sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente  e quando sarà ben sciolto tuffatevi i biscotti ricoperti di ganache, in modo che siano ricoperti interamente . Poneteli su una gratella e fateli sgoccialare; immergete poi i biscotti più grandi, anche questi dovranno essere ricoperti interamente .

Spostate i biscotti più grandi sulla gratella e adagiate su ognuno di esso, al centro, un biscotto più piccolo : l'operazione dovrà essere fatta non appena avrete immerso il biscotto più grande nel cioccolato fondente, in modo che raffreddandosi saldi i due biscotti insieme . I vostri capppelli della strega sono quasi pronti, passiamo alla decorazione: ricavate 6 stringhe di liquirizia dalle rotelline, lunghe 3-4 cm.


Ricavate 6 tondini dalle caramelle di liquirizia ripiene . Guarnite i cappelli ben freddi con le stringhe di liquirizia, che farete passare intorno al cono  e attaccate con un po' di marmellata una caramellina al centro della stringa  e tenete i cappelli delle streghe in frigorifero prima di servirli.

CONSERVAZIONE

Conservate i cappelli delle streghe in frigorifero per tre-quattro giorni.




CONSIGLIO

La ganache deve essere ben fredda prima di tuffare i coni nel cioccolato. Se volete, potete lasciarla raffreddare in frigo anche per un notte.




15.10.19

TIRAMISU' AL LIMONE




Il Tiramisù al limone è una versione freschissima del classico dolce: delizioso, dolce ma deciso
grazie al limone che ne è il protagonista assoluto, è un dolce che si farà amare da tutta la famiglia.

Ingredienti:
Per i savoiardi

– 50 g di uova intere
– 60 g di tuorlo d’uovo
– 90 g di albume d’uovo
– 100 g di zucchero
– 10 g di miele millefiori
– 70 g di farina 00
– 20 g di fecola di patate
– ½ limone Costa d’Amalfi

Per il mascarpone casalingo

– 350 g di panna liquida fresca
– 5 gocce di acido citrico diluito al 50% in acqua

Per la crema al limone

– 60 g di tuorlo d’uovo
– 60 g di zucchero
– 2 limoni Costa d’Amalfi o bio
– 60 g di burro

Per la crema di mascarpone al limone

– 250 g di mascarpone
– 150 g di crema al limone
– 200 g di panna semi-montata zuccherata con 20 gr di zucchero
– 20 g di limoncello
– 12 g di gelatina in fogli
– 80 g di tuorlo d’uovo
– 100 g di zucchero
– 60 g di acqua
– 2 limoni bio

Per la bagna al limoncello

– 70 g di acqua
– 50 g di zucchero
– 50 g di limoncello
– 1 limone Costa d’Amalfi o bio.

Preparazione:
Per i savoiardi:

In una ciotola sbattete per circa 5 minuti, con le fruste elettriche, l’uovo intero, i tuorli, 50 g. di zucchero, la scorza grattugiata di limone e il miele fino a ottenere un composto gonfio e spumoso.
A parte, montate a neve ferma gli albumi con il restante zucchero e qualche goccia di succo di limone.
Setacciate la farina e la fecola insieme, poi incorporatele ai tuorli montati e unite gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto perché non si smontino.
Mettete il composto in una tasca da pasticcere con una bocchetta liscia media e formate su una placca, rivestita di carta forno, dei bastoncini lunghi circa 6 cm. Cospargeteli di zucchero e cuoceteli in forno a 220 °C. per 8 minuti.



Per il mascarpone (da prepararsi il giorno prima):
In una tazza unite 20 g di acqua bollente assieme a 20 g di acido citrico (in vendita in farmacia). Tenete da parte.
In un pentolino scaldate la panna e toglietela dal fuoco al primo bollore, poi, dopo circa 5 minuti, aggiungete 5 gocce di acido citrico diluito.
Lasciate a temperatura ambiente per 30-40 minuti poi mettete in frigo per un minimo di 12 ore. Al momento dell’utilizzo girate energicamente la crema oppure frullate con un mixer a immersione per qualche secondo in modo da ottenere un composto morbido e setoso

Per la crema al limone:
Grattugiate la buccia di limone, lasciatela in infusione nel suo succo e filtrate dopo circa 20 minuti.
In un pentolino montate leggermente con le fruste elettriche i tuorli con zucchero, stemperate 60 g di succo di limone filtrato e cuocete a 80 °C. per circa un minuto.
Raffreddate tutto velocemente immergendo il tegame in un bagnomaria di acqua e ghiaccio, poi frullate per circa 2 minuti con un mixer a immersione e fate raffreddare fino a circa 50 °C., servendovi di un termometro da cucina.
Aggiungete il burro a pezzetti e girate energicamente per amalgamare il tutto. Coprite con pellicola trasparente e conservate in frigorifero a +4 °C.

Per la crema di mascarpone al limone:

Fate bollire per circa 5 minuti a fuoco basso l’acqua con le scorze dei limoni. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare completamente, poi filtrate tutto per togliere le scorze e unite lo zucchero.
Pastorizzate i tuorli facendo bollire l’acqua con lo zucchero fino a 120 °C. o fino a quando si formano delle bolle grandi e vischiose, versate lo sciroppo caldo sui tuorli mentre li montate con le fruste elettriche fino a che saranno gonfi e spumosi.
Fare raffreddare completamente.
In un recipiente, incorporate il mascarpone alla crema al limone, unite la panna semi montata zuccherata, il limoncello e infine la gelatina, precedentemente idratata in acqua fredda per 10 minuti poi scolata e fatta sciogliere nel microonde o in un pentolino sul fuoco con un cucchiaio di acqua.
Unite al composto anche i tuorli montati con movimenti delicati.



Per la bagna al limoncello:
Portate a ebollizione l’acqua con lo zucchero e la scorza di limone, e lasciate cuocere per 1 minuto. Fate raffreddare poi unite il liquore.

Composizione del dolce:

Mettete uno strato di savoiardi in un vassoio, bagnateli con la bagna al limoncello e ricopriteli con 2/3 della crema di mascarpone al limone.
Sistemate la crema rimasta in una tasca da pasticciere con la punta liscia di diametro 1,5 cm e formate, col terzo di crema rimasto, dei piccoli spuntoni sulla superficie del dolce. Coprite con pellicola e mettete in freezer per circa 2 o 3 ore, poi togliete il dolce e mettetelo nel frigorifero.
Al momento di servire, se avete utilizzato la fascia d’acciaio, rimuovetela, riscaldando eventualmente i bordi con il calore di un phon.
Ricordate di tirar fuori il dolce una decina di minuti prima di servirlo e spolverizzare con zucchero a velo e limone grattugiato




PENNE ALLA MEDITERRANEA




La pasta alla mediterranea è un primo piatto semplice e saporito da

preparare che racchiude in sé tutti i gusti e i sapori delle verdure e delle erbe mediterranee. Questo primo piatto è ideale nella stagione estiva, servito su un letto di morbida e fresca crema preparata con pomodori e formaggio cremoso light

PREPARAZIONE:
Preparate la vostra pasta alla mediterranea tagliando grossolanamente olive, capperi e peperoni. Lavate i pomodori freschi, tagliateli a dadini e frullateli con l'aglio, 5 g di basilico e 5 g di erba cipollina, quindi mescolate il tutto con il formaggio cremoso light

Intanto cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e lasciatela raffreddare in una teglia unta d'olio extra vergine d'oliva.

Mescolate la pasta con le verdure, quindi in ciascun piatto disponete la salsa di pomodoro e il formaggio cremoso light sul fondo, adagiatevi sopra la pasta condita con le verdure.

Servite la vostra pasta alla mediterranea completando il piatto con il restante basilico, l'erba cipollina e una generosa grattata di pepe.




Camminare fa bene al cuore e allontana la tristezza

Passeggiare fa bene alla salute, lo dicono tutti, e i suoi benefici sono davvero molteplici.
 Ma quanti di voi sanno che camminare elimina la tristezza e aiuta il cervello ad essere più creativo? Una passeggiata di almeno un'ora nella natura aiuta a sentirci subito meglio, a confermalo è la scienza.Lo stress e la quotidianità, a volte noiosa e priva di stimoli, stanno automatizzando il nostro cervello contribuendo all'infelicità, allo sconforto, alla depressione. Bisogna evadere dalla routine, attivare tutte quelle connessioni, fisiche e psicologiche, per poter tornare a sentirci bene e pieni di positività. Le camminate, però, non devono essere viste come un obbligo ma come un impegno personale verso la liberazione. In poche settimane inizieranno già a vedersi i primi risultati.
Camminare è, anche,un toccasana per il nostro cuore. Ecco i consigli per un'attività fisica senza troppi sforzi.

Il cuore è un muscolo con fibre che gli permettono di contrarsi e pompare sangue. Quando lo si utilizza durante gli esercizi aerobici diventa più efficiente e pompa più sangue ad ogni battito del cuore. L'esercizio fisico, come camminare, aumenta la capacità dei muscoli di prendere ossigeno dal sangue. Un cuore efficiente può pompare più sangue con ogni battito del cuore e dare più ossigeno ad altri organi.

Come posso far in modo che mi senta motivato a seguire un programma che preveda il camminare come esercizio fisico costante?



Una delle maniere migliori per non perdere la motivazione è anzitutto includere altre persone perché non si corra il rischio di annoiarsi o di far attività poche volte e poi smettere. Ecco, pertanto, i nostri consigli utili:
Comprate un podometro in un negozio sportivo. Utilizzatelo ogni giorno e contate i vostri passi. Al primo utilizzo, contate quanti passi fate al giorno normalmente. Fissate poi una meta per aumentare i passi ogni giorno o ogni settimana.
Se è cattivo tempo, mettetevi delle scarpe comode e andate a fare una passeggiata in un centro commerciale; una volta lì farete quanti più giri potrete per il centro.
Andate a piedi a lavoro, a scuola, al supermercato o al ristorante.
Camminate durante i momenti di relax fuori casa vostra, o nel parco più vicino casa.
Utilizzate scarpe e calzini comodi che ammortizzino i vostri piedi e che rendano più piacevoli la passeggiata.
Bere acqua a sufficienza per non incombere in cali di pressione o perdere sali minerali. Portate sempre con voi una bottiglia d'acqua quando camminate.
Camminate in tutta tranquillità per luoghi da voi conosciuti, sufficientemente illuminati e sicuri.
Se avete un cane, portatelo con voi.
Organizzate con i vostri amici una bella passeggiata a piedi con una meta fissata... il tempo volerà e avvertirete meno la stanchezza.


Virginia Lombardo





Obesità, scoperta la proteina che fa ingrassare; basta “spegnerla” per dimagrire




Gli scienziati hanno scoperto che la capacità di dimagrire dipende da una proteina, la slr11.

 La concentrazione di quest’ultima nel sangue aumenta al crescere del sovrappeso

C’è una proteina, la slr11, che impedisce che venga bruciato e trasformato in calore il grasso in eccesso. Quindi, in sostanza, più si ingrassa e più è difficile dimagrire. Infatti, secondo quanto si legge sulla rivista Nature Communications, eliminando questa proteina dalle cavie, dei topolini obesi, si è riusciti a fargli perdere peso più facilmente, anche se nutriti con un’alimentazione ipercalorica. La scoperta è arrivata a seguito di una ricerca internazionale svolta tra Europa e Giappone e coordinato da Andrew Whittle della University of Cambridge. Per chi è obeso risulta infatti più difficile dimagrire e la soluzione, spesso, rimane il ricorso al bisturi (chirurgia bariatrica). 




Gli scienziati hanno dunque scoperto che la capacità di dimagrire dipende da una proteina, la slr11 appunto. La concentrazione di quest’ultima nel sangue aumenta al crescere del sovrappeso e la sua presenza impedisce il processo di ‘termogenesi‘, ovvero di generazione di calore corporeo bruciando il grasso in eccesso. Infatti, eliminando la proteina nei topolini, quando questi mangiano troppo il loro corpo si riscalda, aumentando quindi la capacità di produrre calore bruciando il grasso in eccesso. Così facendo i topolini non aumentano di peso nonostante la dieta ipercalorica. Osservando pazienti obesi i ricercatori hanno inoltre visto che slr11 aumenta nel sangue al crescere del peso e che a ciò corrisponde una maggiore difficoltà a bruciare grasso corporeo disperdendo calore. Inoltre l’esito clinico della chirurgia bariatrica migliora nel caso in cui, oltre all’operazione, viene ridotta la concentrazione plasmatica di slr11. 
In futuro slr11 potrebbe dunque divenire un bersaglio potenziale di nuove terapie anti-obesità.




Influenza in arrivo con virus più insidiosi: come difendersi




Con l’arrivo del freddo circa duecento, tra virus influenzali e simil-influenzali,


costringeranno a letto molte persone. 

Che influenza dobbiamo aspettarci? 

«A oggi la stagione influenzale in arrivo non sembra essere pesantissima, con un numero di casi leggermente sotto la media. Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni - afferma Fabrizio Pregliasco, virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi -. Altri 8 milioni di cittadini contrarranno gli altri virus simil-influenzali». L’influenza si distingue dalle forme parainfluenzali per la presenza di tre caratteristiche: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola).


«Si sono diffuse due nuove varianti dei virus, H3N2 e H1N1, le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, sono quelle forme influenzali che - soprattutto l’H1N1 nei bambini piccoli e l’H3N2 nei soggetti anziani e fragili - possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze - spiega Pregliasco -. Oltre a questi, saranno presenti anche i virus B/Colorado e A/Kansas che sono varianti già conosciute dalle precedenti stagioni».


«Uno degli errori da evitare in caso di influenza è quello di assumere gli antibiotici che sono del tutto inefficaci nella lotta ai virus e non vanno mai assunti senza la prescrizione medica 
tutto inefficaci nella lotta ai virus e non vanno mai assunti senza la prescrizione medica  specifica per quel caso» sottolinea Pregliasco. Ovviamente, per molti italiani la migliore cura contro l’influenza è la prevenzione. Su questo, la maggioranza mette in atto comportamenti corretti come evitare gli sbalzi di temperatura (55,2%) e lavarsi spesso le mani (41,3%). Il vaccino antinfluenzale rappresenta un rimedio essenziale per evitare il contagio, soprattutto nei soggetti più fragili. «La vaccinazione è un’opportunità per tutti, ma ha una impellenza sempre più alta al crescere della fragilità del soggetto (anziani, chi soffre di patologie a livello cardiaco e respiratorio a tutte le età, malattie tumorali)» prosegue Pregliasco


Cosa fare se ci si ammala

Oltre al vaccino, come è possibile prevenire l’influenza? «Lavarsi spesso le mani, corretta alimentazione, ma anche evitare gli sbalzi di temperatura sono comportamenti utili per prevenire il contagio. Oltre a questi, i probiotici sono un’opzione per l’aumento delle difese immunitarie, perché se si ha una flora intestinale sana il sistema immunitario può concentrarsi nel combattere le infezioni delle vie respiratorie e i virus dell’influenza. Se invece c’è un intestino dalla flora intestinale debole, il sistema immunitario deve dividersi su più fronti, riducendo la sua efficacia contro i virus» dice Pregliasco. Che cosa fare se ci si ammala? «Il primo comportamento corretto da assumere è quello di non fare gli eroi. Evitare ad esempio di fare sforzi fisici in caso di influenza, perché riduce le difese immunitarie e si è più esposti al rischio di complicanze - risponde l’esperto -. I farmaci di automedicazione vanno usati in modo responsabile, leggendo sempre il foglietto illustrativo. Mai, ad esempio, esagerare nelle dosi per azzerare completamente i sintomi dell’influenza (se ad esempio si abbassa troppo la temperatura, si fa il gioco del virus, rischiando che l’influenza non passi e aumentando il rischio di eventuali complicanze respiratorie)».


(Ansa)






Cancro, i chili di troppo aumentano il rischio fino al 50%



Essere obesi fa male alla salute, e non è una novità: diabete, colesterolo, malattie
cardiovascolari, ipertensione e trigliceridi, sono tutte conseguenze di chi ha troppo grasso accumulato e insieme a lui si porta dietro una serie di problemi legati alla sindrome metabolica
Ora, però, c’è un pericolo in più per chi è obeso: il cancro.

Alcuni "recenti dati epidemiologici italiani – sostiene il dott. Dario Giugliano, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo della II Università degli Studi di Napoli – indicano un’associazione tra la presenza di sindrome metabolica e aumento del rischio di cancro colonrettale in entrambi i sessi, cancro della mammella in postmenopausa, endometrio per le donne e fegato negli uomini"

Nel 2012 ci sono stati oltre 364.000 nuovi casi di cancro, che provocheranno circa 175.000 decessi. E a rischiare di più di ammalarsi sono proprio i pazienti con sindrome metabolica.

Da studi recenti in Usa emergono dati ancora più preoccupanti di quanto non si sapesse già: il 14% delle morti per cancro nell’uomo e il 20% nelle donne sono attribuibili proprio al peso eccessivo.

Così ripartiti tra le donne e gli uomini: il 25% del sesso forte e il 34% del gentil sesso rischiano maggiormente di contrarre cancro colonrettale, il 56% delle donne di soffrire di cancro della mammella in postmenopausa e il 43% degli uomini di cancro al fegato.

I rimedi? Eccoli, semplici ma ineluttabili:

  1. una dieta giusta, ideale quella mediterranea,
  2. attività fisica
  3. addio per sempre alle sigarette

Queste regole elementari – secondo l’endocrinologo napoletano – ridurrebbero la sindrome metabolica nella popolazione e attenuerebbero anche il rischio di ammalarsi di cancro.




Torta di fagioli




LA TORTA DI FAGIOLI VIENE REALIZZATA PASSANDO AL SETACCIO I FAGIOLI,
AMMORBIDENDO L’UVETTA, MONTANDO A NEVE I TUORLI CON LO ZUCCHERO E VERSANDO IL TUTTO IN UNA TORTIERA COSPARSA DI PANGRATTATO PER LA COTTURA IN FORNO. ECCO I PASSAGGI PER LA TORTA DI FAGIOLI.

INGREDIENTI

Fagioli bianchi 300 g
Uova 3
Zucchero 150 g
Amaretti 1 bicchierino
Uvetta 50 g
Lievito per dolci 1 bustina
Pangrattato 40 g
Burro 20 g
Zucchero 30 g
Arancia 1

PREPARAZIONE

Passate i fagioli in un passaverdura e versate il passato in una ciotola. Mettete a bagno l’uvetta in acqua tiepida per 15 minuti e lasciatela ammorbidire, poi scolatela e asciugatela.

Montate 3 tuorli con lo zucchero, utilizzando se possibile uno sbattitore elettrico,fino a quando avrete una crema gonfia e lo zucchero sarà perfettamente sciolto. Unite l’uvetta, il liquore, il lievito e il passato di fagioli.

Unite delicatamente al composto gli albumi montati a neve compatta; se risultasse troppo liquido, aggiungete anche i 3/4 del pangrattato. Imburrate e cospargete col pangrattato rimasto una tortiera del diametro di 24 cm.

Versate il composto nella tortiera e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti. Lasciate raffreddare la torta e decoratela con la buccia d’arancia a listarelle e lo zucchero a velo.

CONSIGLI

Per maggiore comodità si possono utilizzare fagioli in scatola. In alternativa, se preferite, potete utilizzare quelli freschi o secchi e poi lavorarli fino a ottenere il passato





Dieta della verza: cosa mangiare per perdere 4 chili in un mese




Con la dieta della verza perdi peso e torni in forma senza avvertire la fame,

dimagrendo ben 4 kg in un solo mese
La dieta della verza è perfetta per tornare in forma e perdere sino a 4 chili in un solo mese.

Si tratta di un regime alimentare ipocalorico, piuttosto rigido, che va seguito solamente per una settimana e per un massimo di due al mese. I risultati sono immediati grazie al potere della verza, che aiuta a drenare i liquidi e bruciare i grassi. Non si avverte il senso di fame e quando ci si alza da tavola si avverte un forte senso di sazietà.

Tutto grazie alle grandi proprietà della verza, che è composta per il 90% da acqua, ma contiene anche sali minerali essenziali, come il calcio, il sodio, il fosforo, il potassio, lo zinco, il ferro e il magnesio. Nelle sue foglie si nascondono anche moltissime vitamine preziose, in particolare quelle del gruppo A, B ed E. Non solo: questo ortaggio contiene pochissimi grassi (circa 30 calorie ogni 100 grammi), per questo potete mangiarne a volontà senza ingrassare.

La verza agisce sull’intestino e sullo stomaco, migliorandone il funzionamento e riducendo le infiammazioni. Aiuta la digestione ed è un ottimo alimento brucia-grassi. La dieta della verza si basa su un piatto principale, ossia una zuppa che viene preparata utilizzando questa verdura e abbinata giornalmente ad altri cibi.

Il regime alimentare va seguito per sette giorni, con una pausa di una settimana, dopo la quale è possibile riprendere di nuovo la dieta. Il primo giorno la zuppa di verza va abbinata alla frutta, il secondo giorno sono consentite le altre verdure, mentre il terzo giorno si può consumare insieme ai latticini light. In seguito vengono inserite gradualmente anche le proteine magre (prima i legumi, poi la carne bianca e il pesce) e i cereali integrali.
rendere efficace la dieta è necessario bere almeno due litri d’acqua al giorno e praticare sport.
Questo schema garantisce una rapida perdita di peso, sino a 4 kg in un mese. Ovviamente per Poiché il regime alimentare è piuttosto rigido si consiglia di contattare il medico di base prima di iniziare a seguirlo per capire se è compatibile con il proprio quadro clinico.




13.10.19

Arriva la stangata del governo sui cellulari: ecco la nuova tassa



E il Governo ne pensa un'altra: dopo la tassa sulle merendine , poi accantonata, spunta la tassa sui cellulari. Nelle bozze della manovra, infatti, sarebbe entrata la tassa sulle Sim degli smartphone.

Lunedì, il Governo potrebbe già approvare il decreto legge fiscale con nuove misure contro gli evasori. La discussione si incentra, come sempre, sulle coperture.

Ieri, si è parlato del pignoramento del 730, una misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di sospendere tutti i rimborsi di imposta finché l’Agente della Riscossione non ha comunicato l’eventuale presenza di cartelle esattoriali non pagate; in tale ipotesi, il credito verrebbe compensato con il debito del contribuente. Oggi, salta anche l’ipotesi di una tassa sui telefoni cellulari: ovverosia di un nuovo balzello sulle schede Sim di smartphone attivate da parte della clientela business.

La nuova tassa sarebbe pari a 13 euro a scheda Sim, ed andrebbe a colpire, esercenti, liberi professionisti e piccoli imprenditori che utilizzano i servizi di telefonia mobile per lavoro.Probabilmente l'introduzione della nuova tassa potrebbe essere accompagnata dall'abolizione dell'imposta di concessione sugli abbonamenti.

Le entrate su questo fronte potrebbero equivalere a 250 milioni di euro all’anno. In questo modo, nell’arco di tre anni (il tempo entro cui sarà declinata la manovra) le entrate a bilancio del nuovo balzello ammonteranno a ben 750 milioni di euro.




LIQUORE ALL'ARANCIA



Dal sud Italia arriva una ricetta davvero unica nel suo genere: quella del liquore all’arancia,

 ideale da gustare dopo cena con gli amici, magari insieme a qualche cioccolatino fondente per creare la giusta fusione di aromi e sapori

Ingredienti:

  • 6 arance biologiche (solo la buccia)
  • 1 litro di alcool alimentare
  • 1 litro di acqua
  • 750 gr. di zucchero
Preparazione

Tagliate le scorze delle arance, avendo cura di non prelevare la parte bianca sottostante e mettetele in un contenitore a chiusura ermetica insieme all'alcool, lasciandole macerare per 7-10 giorni.

Trascorso il tempo per la macerazione, fate bollire un litro d’acqua in una pentola, unite lo zucchero e mescolate. 
Quando lo sciroppo sarà pronto, spegnete la fiamma e lasciatelo intiepidire. A questo punto versate in pentola anche l'alcool, filtrandolo con un colino.

Mescolate e travasate il liquido nelle bottiglie; richiudetele con i rispettivi tappi e lasciate riposare il liquore per 1 mese prima di consumarlo.

Accorgimenti

A
bbiate cura di lasciare da parte la parte bianca delle arance e prelevate solo la scorza arancione, altrimenti il sapore del liquore risulterà amaro.




ALIMENTAZIONE E OROSCOPO - PESCI



I sentimenti, l’amore, gli eventi, tutto può influire sul tuo rendimento psicofisico.
Ed è facile che tu scelga inconsciamente il corpo quale valvola di sfogo per le tue frustrazioni esistenziali. Spesso mangi esageratamente ed ingrassi. Così se più infelice. Il cibo invece può aiutarti. Comincia a scegliere alimenti che contengano sostanze necessarie a dare più tono e resistenza al tuo sistema nervoso: i fosfolipidi ad esempio, sostanze che entrano nelle costituzione delle membrane cellulari e in quella cerebrale; la corteccia cerebrale è una parte anatomica governata dal tuo segno. Troverai i fosfolipidi nel pesce fresco e nelle uova. Il fosforo lo troverai nell’orzo, nelle banane, nelle albicocche e nelle fragole.

FONT:OROSCOPO.LEONARDO.IT

FOTO DI GIULIA BELLUNATO



ALIMENTAZIONE E OROSCOPO - ACQUARIO



Il tallone d’Achille del tuo segno è il sistema nervoso e quello circolatorio. Non ti sono permessi
quindi errori di alimentazione né tanto meno economie nella scelta delle qualità dei prodotti alimentari. Poiché sei facilmente portato alle intossicazioni, alle infiammazioni, alle carenze nutrizionali, a tavola non devi improvvisare né esagerare. Non c’è una vitamina, un sale o un elemento che si presti particolarmente alla salvaguardia della tua salute, purché non ti vengano a mancare quegli aminoacidi e quegli oli chiamati essenziali perché il corpo non è in grado di fabbricarseli da sé. Per procurarseli basta adottare una dieta molto varia e ricca di pesce.

FONT: OROSCOPO.LEONARDO.IT

FOTO DI GIULIA BELLUNATO



ALIMENTAZIONE E OROSCOPO - CAPRICORNO



L’efficienza fisica e mentale che caratterizza i nativi del tuo segno deve essere protetta anche
attraverso l’alimentazione. Le sostanze di cui la tua dieta non deve mai essere carente sonil calcio ed il fosforo. Il Capricorno, infatti governa le ossa, le articolazioni, i denti, tutte strutture che hanno bisogno di questi Sali minerali. Come ti è già noto il calcio è facile trovarlo nei latticini e anche nei vegetali come le rape, le carote, i cavoli, le patate, l’avena le lenticchie. Il fosforo è contenuto in moltissimi vegetali, ma soprattutto nel pesce e nell’orzo. Tieni presente che le uova sono ricche, oltre che di fosforo, di vitamine, proteine, sali minerali.


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Pensioni: addio a Quota 100




Ebbene sì, Quota 100 verrà eliminata al termine della fase di sperimentazione 
(fissata al 31 dicembre 2021), come ribadito in queste settimane da diversi esponenti del Governo ai quali si è aggiunto il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

Il cambio di maggioranza in Parlamento ha segnato la fine di Quota 100, anche se in realtà non ci sarà alcuna cancellazione anticipata come era stato pronosticato da alcuni organi di stampa. Il nuovo Governo, quindi, manterrà gli impegni presi dal precedente Esecutivo, ma allo stesso tempo non rimetterà mano a Quota 100 una volta che questa misura arriverà alla naturale scadenza.



Come noto Quota 100 già prevede delle finestre mobili, variabili tra i dipendenti privati e quelli pubblici. Per i primi la pensione decorre tre mesi dopo dal raggiungimento dei requisiti previsti, mentre gli statali devono attendere persino sei mesi prima di percepire il primo assegno di pensione.

L’ipotesi al vaglio della maggioranza prevede l’aggiunta di tre mesi su entrambe le finestre mobili. Ciò vorrebbe dire che per coloro che maturano i requisiti il 1° gennaio 2020 la finestra mobile si allungherebbe fino al 1° luglio (per i lavoratori del settore privato) e al 1° ottobre (per quelli del pubblico impiego). Le nuove scadenze per la decorrenza della pensione con Quota 100, quindi, sarebbero rispettivamente di sei e nove mesi.



In questo modo il Governo conta di recuperare circa 500 milioni di euro (risorse che potrebbero essere utilizzate per l’estensione della quattordicesima) per il 2020, più un altro miliardo di euro per il 2021.

Quota 100: finestre mobili invariate per chi matura i requisiti nel 2019

Allo stesso tempo, però, la maggioranza è decisa nell’escludere da questa novità coloro che maturano i requisiti per andare in pensione con Quota 100 entro il 31 dicembre del 2019.

Per questi, quindi, dovrebbe esserci l’introduzione di una “salvaguardia”, permettendo così loro di percepire il primo assegno di pensione dopo tre o sei mesi qualora abbiano maturato il diritto alla stessa entro la fine dell’anno solare in corso.

Prima di concludere è bene sottolineare che qualsiasi novità sulle finestre mobili riguarderà esclusivamente Quota 100. Non verranno toccate, quindi, quelle introdotte con la riforma dello scorso anno per la pensione anticipata e per Quota 41, per le quali si continuerà a parlare di finestre mobili trimestrali.





ALIMENTAZIONE E OROSCOPO - SAGITTARIO



Sportivo, mistico, volitivo, sempre in movimento, il tuo problema è l’efficienza psicofisica.
Dedica quindi un poco più di tempo al tuo corpo che ha anch’esso i suoi diritti e li reclama spesso in modo brutale. La dieta è basilare perché i nativi del tuo segno hanno necessità di silice e questa sostanza è presente soprattutto nei vegetali. Il tuo corpo ne ha la necessità per la formazione delle ossa, per mantenere l’elasticità delle arterie e dei tendini, per la rigenerazione dei tessuti cutanei, dei capelli, dei peli, delle unghie. La troverai nella buccia della frutta, nella crusca, nei fagioli freschi, nei piselli, nelle fragole. Per digerire prendi una tisana di melissa dopo i pasti.

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ALIMENTAZIONE E OROSCOPO - SCORPIONE



Rinuncia ai risultati spettacolari ed effimeri e punta invece su quelli più lenti e duraturi.
Le diete rigide di una settimana non ti servono a niente.
Ci vuole costanza.
Imposta le tue abitudini in modo che i pasti siano sereni e regolari, scegli con cura la qualità del cibo, regola la quantità.
Opta per le verdure fresche e rivitalizzanti, la frutta e il latte.
Riduci drasticamente i fritti, le carni, gli insaccati.
Ed ecco un segreto legato al tuo segno: hai necessità di orzo e di ortica.
I loro benefici sono innumerevoli ed incredibili, ma non posso elencarteli.
Comperati un libro di fitoterapia o interpella un serio erborista e documentati in proposito, ne rimarrai entusiasta.
Ti anticipo che l’ortica fa ricrescere i capelli, depura il sangue, elimina i reumatismi e le infiammazioni intestinali.


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Cimici: consigli per liberarsene definitivamente



Con la fine dell’estate e l’arrivo di temperature più miti arriva anche la migrazione delle cimici
in casa e in giardino. Questi insetti, per certi aspetti innocui se comparati ad esemplari invasivi come zanzare o moscerini, risultano anche da un altro lato piuttosto fastidiosi, soprattutto a causa del cattivo odore che emettono una volta che si sentono minacciate.

Come fare per rimuovere le cimici in modo definitivo? 
Conosciamo la cimice

Prima di capire come allontanare le cimici in modo definitivo, è necessario conoscere bene le caratteristiche della cimice, al fine di prevederne i comportamenti e di conseguenza evitarne la proliferazione.

La cimice comune o meglio la cimice verde (nome scientifico Palomena prasina o Nezara viridula) è un insetto che appartiene alla famiglia dei Rincoti, un ordine di insetti che spesso invade città e campagne specialmente in autunno o tarda primavera al fine di proteggersi dal freddo. Le cimici nello specifico, sono fitofagi, vale a dire si nutrono di piante e specie vegetali. Una volta che la cimice entra infatti in contatto con le piante, rilascia una sostanza nociva che porta la vegetazione ad una lenta necrosi.

Proprio per questo motivo le cimici sono tra le principali nemiche degli agricoltori che spesso sono costretti all’utilizzo di antiparassitari aggressivi al fine di poterle allontanare dal raccolto.

Ecco dunque che eseguire una disinfestazione in modo ottimale è il miglior modo per rimuovere le cimici definitivamente non solo dalle camere, ma anche dalle colture. Vediamo di seguito alcuni accorgimenti davvero efficaci per prevenire la proliferazione di cimici.



Disinfestazione cimici: alcuni accorgimenti per prevenire la formazione


Le cimici per loro natura sono delle specie molto resistenti e per questo motivo piuttosto ostiche da rimuovere. Di seguito vediamo alcuni accorgimenti pratici che ti permettono di tenere alla larga le cimici da casa (comprese le fastidiose cimici dei letti!). Premettiamo tuttavia che molti di questi metodi non permettono di eliminare le cimici in modo definitivo, tuttavia rimangono estremamente utili e ne prevengono la comparsa.

1 Tieni gli ambienti ben puliti

Le cimici odiano l’acqua e sapone, per questo motivo tenere la casa costantemente in ordine e pulita è il primo passo per prevenirne la comparsa. Le cimici inoltre amano nascondersi e riordinare spesso la casa è un ottimo aiuto che ti permette di trovare le cimici con facilità.

2 Usa una mistura di acqua e tabacco

La mistura di acqua e tabacco così come l’impiego di acqua e sapone o ancora dell’olio di neem ha un effetto repellente ed è un’alternativa naturale ai pesticidi chimici.

3 Installa le zanzariere

L’azione delle zanzariere è piuttosto semplice da prevedere: le zanzariere sono una perfetta barriera architettonica che impedisce con facilità alle cimici di attraversare porte e finestre.

4 Agevola la formazione della biodiversità nel giardino

Si è parlato in precedenza di come l’utilizzo di pesticidi nel giardino sia un ottimo sistema per uccidere le cimici in poco tempo. Un altro sistema molto efficace che ti permette di eliminare le cimici con facilità è quello di favorire la formazione della biodiversità piantando ad esempio piante carnivore o ancora la diffusione di insetti predatori che si cibano delle cimici. I pesticidi infatti, per quanto possano essere efficaci sul breve termine non lo sono sul lungo termine. Ecco che prevenirne la proliferazione agevolando la formazione di barriere naturali è sicuramente un ottimo meccanismo di difesa.

Questi accorgimenti aumentano la loro efficacia se affiancati da una disinfestazione di tipo professionale. Se non si hanno mani esperte, il fai da te potrebbe infatti rivelarsi per certi aspetti totalmente inefficace se non addirittura controproducente. Per questo motivo affidarsi a dei professionisti altamente specializzati è il miglior sistema per rimuovere le cimici definitivamente.



Come allontanare le cimici da casa

Ecco quattro rimedi naturali per allontanare questi fastidiosi insetti dalle nostre abitazioni!

1. Aglio


L'aglio è un ottimo alleato per tenere lontane le cimici: il suo odore risulta molto sgradevole per questi insetti. Basterà posizionarlo in alcuni angoli della casa, magari sotto la zanzariera invasa dalle cimici, e magari schiacciarne un pò per ottenere risultati più veloci.

2. Sapone di marsiglia

Il sapone di marsiglia è un atro prodotto il cui odore infastidisce le cimici. Oltre a lavare il bucato con questo sapone, è utile spruzzarlo, unito a dell'acqua, lungo i balconi.

3. Menta

Avere delle piccole piante di menta, oltre a dare un tocco di colore alla casa aiuta a prevenire l'intrusione di cimici. Il suo odore intenso, infatti, allontana numerosi insetti.

4. Decotto di aglio e cipolla

Contro gli insetti e le cimici, un altro rimedio naturale è il decotto di aglio e cipolla. Come prepararlo? Basta prendere dei bulbi di aglio e cipolla. Riempire una pentola con un litro di acqua, e versarci 30 grammi di aglio e 30 di cipolla, lasciando bollire per 15 minuti. L'odore del decotto le farà allontanare immediatamente!




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